giovedì 1 ottobre 2020

Finale non è solo arrampicata.

 Finalmente mi sono preso un venerdì di ferie. 

Lasciare Brugherio mentre gli altri lavorano, mi da un po' fastidio ...

Sono stato abituato a non perdere manco un giorno.... ma perchè ???

Le risposte magari me le dara' il mare in burrasca...

Il tempo è un bene troppo prezioso per perderlo, e se si ha la possibilita' godiamocelo, come gli spruzzi delle onde, non sempre le sentiamo sulla faccia .
O le sue mille sfumature
O forse piu' semplicemente il nostro nuovo Caddy e i nostri cani.
Finale è stato per me visto solo come un posto dove andare ad arrampicare....Ma in questi 3 gg voglio riscoprirlo, togliermi i paraocchi e guardarmi in giro.
Quando arrivavamo eravamo presi dalla smania di essere i primi ad attaccare la via si correva sui sentieri e non ci accorgevamo di cosa c'era intorno, dovevamo sfruttare la giornata...
Oggi non sara' cosi, visitando la prima grotta Arma delle Manie, mi fermo a contemplare il lavoro e la pazienza che c'è voluta per costruire il torchio.
Nella grotta vi sono delle recinzioni.
Essendo un sito archeologico si cerca cosi di preservare i reperti e continuare gli scavi.
In certi anfratti si puo' entrare, cosi da entrare in simbiosi con gli uomini primitivi che qua dentro cercavano rifugio,o come noi oggi da un improvviso temporale.
Passato il temporale abbiamo il tempo per andare a scoprire un posto panoramico .
In localita' Bricchetto ( Osteria della Briga ) c'è la partenza dei parapendii , segnalata sulla carta che potete scaricare qua :
https://www.finaleoutdoor.com/it 
come Decolli 
In pomeriggio entriamo nella Valle dei Ponci dove troviamo la antica strada romana fatta costruire da Augusto con i suoi ponti , che dai locali li chiamano "Ponci"
Ma prima di percorrere l' antica strada andiamo alla ricerca dell Arma delle Fate.
Le recinzioni qua da tempo sono state divelte e si puo' entrare a visitarla.
Dalla prima sala porta ci spostiamo in una zona sopraelevata
E fino qui anche Paola e i cani arrivano.
Poi la grotta continua ... 
                                        
E io entro lasciando Brina a sorvegliare l' entrata.
Il cunicolo si allarga e una passerella agevola la discesa
Conformazioni curiose appaiono
Stalattiti e stalagmiti sono state rovinate da vandali, peccato
Ai padroni di questa grotta la luce della mia frontale da fastidio, meglio non dargli troppo fastidio.
Torno quindi indietro e la luce mi accoglie.
Dopo mangiato una passeggiata sul lungomare ci sta' , 
E ora le onde ci culleranno nel sonno
Dopo esserci fermati a prendere 2 croccanti brioche prepariamo la colazione sotto una quercia.
Lasciato il furgone al parcheggio della chiesa di Orco, incominciamo il nostro secondo giorno
Che ci porta prima a trovare e visitare la Grotta dei Balconi
Anche questo antro in antichita' era usato come ricovero e i muri a secco ne sono la testimognanza.
Balcone , perchè ???
Perchè una balconata naturale si è formata dall' altra parte dell' ingresso.
E ovviamente al suo esterno c'è qualcuno che ci arrampica.
Esplorando i vari meandri...
Le conformazioni creano ambienti caratteristici e i giochi di luci ne mettono in risalto la bellezza.
Andiamo verso l' uscita...
Anche perchè qua dentro fa' un po' freschino...
E poi non abbiamo finito...
Un po' piu' in la troviamo la Grotta Strapatente
Una priama enorme sala ci accoglie
Enormi candelabbri di calcare adornano i perimetri
La pazienza dell' acqua ha creato questa scultura, ancor oggi in formazione.
Seguiamo in salita una luce...
Che ci porta all ' uscita della grotta dall' altra parte della montagna.
L' uscita.
Sopra le nostre teste un enorme volta ci accoglie
Ovviamente anche qua è pieno di spit e corde di chi arrampica
Scendendo verso Borgani scopriamo  strane strutture imitazioni di palafitte ???
La frazione di Borgani è costituita da casa riunite tutte assieme cosi da diventare una piccola fortezza, dove all' esterno muri lisci e piccole finestre costituivano le difese alle  scorribande dei saraceni. 

All' interno invece un dedalo di cunicoli permette gli spostamenti.

Da casa in casa
Chissa' quante storie hanno sentito e visto, queste mura....
Lasciato Orco, siamo scesi fino sotto San Lorenziono dove abbiamo lasciato la macchina .
Da qui siamo saliti sopra il Monte Cucco, da dove seguendo il sentiero nel bosco, siamo arrivati al Ciappo delle Conche . Ossia un enorme lastra di calcare incisa dagli uomini primitivi.
Le conche non sono altre che piccole coppette che si uniscono fra loro tramite canaline seghettate.
L' acqua o il sangue dei sacrifici ,scendendo da una coppa all' altra dava cosi presagi ai nostri avi
Per finire la giornata dovevamo anche andare a vedere il Canyon del Monte Cucco, ma la mancanza di segnaletica , i sentieri non proprio frequentatissimi, e nuvoloni da temporale, ci hanno fatto fare ritorno all' Orzomobile.
Scendendo a Finalborgo, il Castel Gavone e la Torre dei Diamanti ci accolgono
Si prepara la cena
E poi passeggiata sul lungo il mare, dove la luna e le fioriture delle piante selvatiche ci fanno compagnia.
Domenica mattina colazione in posto per noi arrampicatori molto famigliare " Malpasso "
Su queste rocce a picco sul mare, abbiamo concluso tante giornate di arrampicate, ma i tempi sono cambiati , oggi il caffè lo facciamo su questi scogli.
Salendo nell' entroterra sopra Genova un castello è di sicuro unico per la sua posizione a cavallo di 2 picchi di conglomerato.
Ovviamente per arrivarci occorre percorrere un sentiero...
Ed ecco apparire Castel di Pietra
Una fortificazione eretta per il controllo della valle
Peccato che per visitarla occorre fare il biglietto on line entro il venerdi .
Non ci resta che scendere allora e ....

Pensare a una prossima uscita dove l' importante non è la frenesia che qua in lombardia è cosi spronata, ma il goderci l' attimo e le meraviglie di questa Nazione che si chiama:

Italia.

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